Quaero - Consulenza e Formazione

"Noi oggi concepiamo la formazione come acquisizione di abilità tecniche e non come formazione dell'uomo. Ma questa è una risultanza tipica dell'età della tecnica, la quale non ha alcun interesse nei confronti dell'uomo, perché percepisce l'uomo solo come prestatore d'opera di azioni già descritte e prescritte dall'apparato tecnico. (...)

Per cui il valore della sostituibilità di ciascuno di noi è molto maggiore del valore della qualità di ciascuno di noi; (...)".

U. Galimberti.

 

La nostra idea di formazione, cerca di uscire da questa dicotomia uomo-tecnica e di collocarsi all'interno di un processo formativo e di sviluppo di potenzialità inespresse, di sensibilizzazione e stimolo a nuovi modi di gestire la propria professionalità, all'interno dei contesti specifici entro cui siamo chiamati ad operare. La cura e l'attenzione non solo ai contenuti, ma anche alle modalità in cui questi sono trasmessi, costituiscono il nostro specifico e distintivo modo di operare: contenuti, quindi, ma soprattutto processi e relazioni.

 

ALCUNE PROPOSTE

- Comunicazione e Relazione

- Personal Development Programme ( vai al sito dedicato )

- Empowering Group

 

 

- Comunicazione e Relazione

Si può ancora fare formazione sulla comunicazione? Dipende da cosa si fa, non da cosa si dice.

Siamo tutti "esperti" di comunicazione. Abbiamo tutti un esperienza molto lunga di comunicazione. Ma non abbiamo probabilmente molta esperienza nel riflettere sui significati delle nostre comunicazioni. Nella maggior parte dei casi diamo per scontato che il messaggio che mandiamo sia chiaro ed inequivocabile.

Per poi scoprire che, forse, intendavamo cose diverse.

"(...) la comunicazione non è nè così semplice, nè così benigna come si pensava.

Il processo di comunicazione consiste in modelli di interazione sociale simili ai giochi dei quali noi siamo i partecipanti.

(...) Come annotava Gregory Bateson (1972) noi siamo mammiferi e come tutti i mammiferi la nostra occupazione primaria è data dalle relazioni. Per gli esseri umani, queste relazioni sono realizzate in sequenze continuate ed infinite di azioni reciproche.

Queste sequenze sono nel senso che la reciprocità è contingente." B.W. Pearce: "Comunicazione e condizione umana" - FrancoAngeli Ed.

 

 

- Personal Development Programme

E' oramai una certezza ampiamente condivisa nell'ambito aziendale che il buon manager non si definisce e non si riconosce per la sua capacità di padroneggiare concetti e tecniche operative, di ottimizzare il flusso informativo, ecc... Il manager, ogni manager, è prima di tutto un uomo. E in quello che fa professionalmente c’è molto della sua persona, del suo carattere. Fino al punto di ritenere che la determinante principale del suo successo o del suo insuccesso stia principalmente in questa componente. La sola competenza tecnica rende qualsiasi professionista sostituibile. Quello che ci portiamo dentro, in termini di abilità personali, non è duplicabile, non è identico ad altri, non è sostituibile.

Il Personal Development Programme mette sotto osservazione questa dimensione, non semplice da affrontare sul piano formativo.

La filosofia del percorso non è, infatti, quella d'insegnare i comportamenti migliori, ma di imparare a "vedere" almeno una diversa possibilità di scelta. Il percorso che Vi proponiamo, quindi, è una traccia strutturata. E' un inizio di mappa che rappresenta un territorio troppo spesso poco esplorato: sé stessi.

Deciderete Voi, affiancati da un nostro esperto, quali strade seguire all'interno di questo territorio.

La finalità ultima di questa proposta formativa è quella già enunciata altrove: restituire responsabilità e competenza, sulla propria vita professionale, alle persone che prendono parte al percorso, sostenendoli nell'integrazione tra personale ed aziendale.

 

 

- Empowering Group

Sviluppare l’efficacia dei gruppi di lavoro.

Creare un nuovo gruppo di lavoro, rafforzare lo spirito di collaborazione tra i suoi membri, rimuovere pregiudizi e conflitti che ne minano l'efficacia, incrementare il reciproco riconoscimento e supporto.

Queste sono solo alcune delle possibilità che possono essere affrontate con successo dalla nostra proposta di lavoro.

Le tematiche affrontate, in questo caso, fanno da contorno al punto centrale del lavoro con i gruppi: la capacità di mettersi in gioco, di fidarsi dell'altro, perché molto di quello che possiamo fare insieme non potrebbe essere raggiunto da soli.

Il nostro modello centra l'attenzione sulla motivazione a lavorare insieme e, nello specifico, con quelle persone che il più delle volte non mi sono scelto. Da questa si muove per affrontare tutti gli aspetti personali, caratteriali, professionali degli attori coinvolti, perché per costruire un buon team che duri nel tempo, non bastano metodi e procedure che pure sono necessarie; occorre che ognuno dei suoi membri sperimenti il piacere del lavorare insieme agli altri, imparando a leggere nelle inevitabili differenze una risorsa ulteriore e non un'inutile perdita di tempo.

Se è vero che "apprendiamo per differenza", allora imparare a valorizzarla, a sostenerla, garantisce la maggiore soddisfazione del singolo e una più elevata capacità del gruppo di risolvere problemi complessi.

 

 

Abbiamo collaborato con (in ordine alfabetico):

Associazione Industriali Provincia di Ravenna “Il Sestante”

Azienda USL di Bologna Servizio Sviluppo Organizzativo e Gestione RU

Azienda USL Ferrara Servizi Sociali

Azienda USL Cesena Politiche Aziendali Formazione e Aggiornamento

Azienda USL Modena - Agefor

Centro Bolognese di Terapia della Famiglia

Comune di Modena – Settore Politiche Sociali e Sanitarie – Area Integrazione Sociale

Consiel Gruppo Finsiel - Roma

Istituto GOULD - Firenze

Linea S.p.A. - Milano

Profingest - Management School - (oggi: Consorzio Alma) - Bologna

SMA Galileo (Gruppo IRI) - Firenze

Università della Repubblica di San Marino, Dipartimento della Formazione

Università di Parma Dipartimento di Psicologia della Comunicazione Sociale

 

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