Personale & Professionale
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Ambiti di Sviluppo
La nostra vita si basa su 4 direttrici principali, alle quali ci appoggiamo e dalle quali traiamo energia. Dobbiamo in qualche modo risolverle prima o poi. Non facciamo altro per tutta la vita. Un equilibrio tra queste quattro direttrici consente la costruzione di un’identità solida e definita. Consideriamo perciò almeno quattro macro ambiti:
- Affetti
- Casa
- Lavoro
- Famiglia d'Origine
Sono le persone che mi sono scelto. Le persone di cui mi sono circondato e di cui posso dire “ti voglio bene”: il partner, i figli, gli amici fidati, veri. Quanto contano nella mia vita? Domanda apparentemente banale no? Eppure, a volte…
Le prime domande da farsi per cominciare a mettere a fuoco la situazione su questo a spetto sono:
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Quanto tempo gli dedico? e, soprattutto.. . Qual è la qualità di quel tempo dedicato?
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Mi ci sento a mio agio oppure, spesso, sento che preferirei essere altrove?
Casa
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Nella mia casa mi sento libero?
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Sento di avere anche uno spazio che è solo mio, o è tutto “occupato” dalla condivisione?
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Riesco a ritagliarmi i miei momenti o penso che non sia giusto farlo?
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Se lo faccio, mi sento meglio o in colpa come se avessi dato spazio ad un mio egoismo?
Lavoro
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Tornassi indietro rifarei questo stesso lavoro? Perché si (o perché no)?
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Cosa mi soddisfa e cosa no?
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Come posso trovare più soddisfazione nel lavoro che faccio?
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Come posso migliorare il mio modo di lavorare?
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Quale senso sto dando al lavoro che faccio?
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Dopo aver ragionato sui pro e i contro, posso serenamente affermare che questo è proprio il lavoro che io voglio?
Famiglia d'Origine
- Crescere
- Essere più soddisfatti di noi
- Diventare più sereni e positivi dentro di noi
Per cui vale assolutamente la pena di chiedersi:
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Cosa c'è di irrisolto e che penso di affrontare prima o poi?
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Perché rimando? Cosa sto aspettando? O chi?
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Cosa c'è di veramente importante che credo sarebbe bene affrontare subito?
Un "umile" suggerimento: scrivere ai propri cari e non inviare.
La ricerca di un equilibrio
Tutti noi, prima o poi, abbiamo sperimentato o lo faremo presto, che ci sono momenti nella nostra vita in cui ci sentiamo un po’ più “stabili”. Magari tendiamo a dimenticarcene, perché dura poco o perché è accaduto tanto tempo fa. Ma c’è stato e ci sarà ancora. Quello che non ci permette di “godercelo” è che pensiamo che sia “irreale”, passeggero, illusorio … e quindi continuiamo a cercare qualcosa che forse non avremo mai: l’equilibrio perfetto ed assoluto. Ogni equilibrio è solo un nuovo punto di partenza. Cercare di restare “attaccati” ad un equilibrio raggiunto è il modo migliore per smettere di migliorarci e, in definitiva, di essere felici. Del resto provare a tenere in equilibrio tutti gli aspetti di cui abbiamo parlato non è una fatica da poco. Richiede attenzione, capacità di guardarsi dentro, voglia di mettersi in discussione, una certa propensione al cambiamento, costanza, impegno, passione. Ma soprattutto amore per se stessi.
Perché “lavorare” su quelle quattro direttrici – Affetti, Casa, Lavoro, Famiglia d’Origine – per diradare le nubi mentali, le percezioni distorte, i dubbi, i rancori, il sentirsi in debito o a credito, significa costruire e dare un senso alla percezione di se stessi, in quanto persone soddisfatte di sé, oppure no.
CASO 1
Il lavoro è l'unica ragione di vita: da un senso al proprio esistere. Vantaggi: Investimento e concentrazione enormi sul lavoro. Svantaggi: Una minima delusione sul lavoro potrebbe far vacillare, e dopo ripetuti episodi, far cadere nella depressione. Se questo equilibrio viene tenuto per tutta la vita lavorativa, l'andare in pensione coincide con la fine della propria identità personale.
CASO 2
Attaccamento morboso al partner: forte rinuncia ai propri desideri. Si tende a sviluppare una vera e propria dipendenza dal partner, sia essa in termini di essere la persona che ha il potere nella relazione, o, viceversa, che subisce il potere dell'altro nella relazione. Generalmente la persona coinvolta, finisce per considerare queste relazioni come normali, se non migliori rispetto alle altre. Vantaggi: completezza simbiotica momentanea. Svantaggi: pregiudica fortemente lo sviluppo della propria parte adulta.
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Quali tra i quattro ambiti non sono ancora riuscito a “mettere a posto”?
Quale il secondo? Quale il terzo e così via?
Di che cosa sono invece fiero e va bene così?
Ci sono delle motivazioni diverse?
Oppure, al contrario, ricorrenti?
Le conosco fino in fondo?
Cosa posso fare per cambiare /migliorare ogni aspetto?
E’ semplicemente un problema di energie da impiegare o c’è un blocco che non riesco a superare?
Ho chiesto aiuto a qualcuno?
Posso farlo di più?
Con chi parlarne?
Le mie aspettative rispetto a ciascuno di questi ambiti sono realistiche?
Possono esserlo di più?
Può essere che sono ancora influenzato/a da desideri esagerati rispetto alle mie reali possibilità?
O da desideri non miei veramente, ma che nascono dalla necessità di realizzare desideri di altri?